Tini en la revista: "GRAZIA".








Parte dell'intervista:

 L’incontro con Martina Stoessel comincia con una corsa contro il tempo su un taxi imbottigliato in tangenziale a Bilbao, in Spagna. Destinazione l’Arena Miribilla dove la 16enne argentina più twittata del mondo (709.106 followers), in arte Violetta, protagonista della soap che ha messo ai suoi piedi Sudamerica, Europa, fino all’Ucraina e Israele, ha appena iniziato il suo concerto.  
Lo stesso che dal 3 gennaio porterà in Italia in tour. Prima tappa Milano.
Sul sedile accanto a me, mia figlia Matilde, 13 anni, si sta vendicando di tutte le sere in cui le ho urlato di spegnere Disney Channel perché era ora di andare a letto. In un colpo solo mi riassume almeno 40 puntate di questo tormentone tv che ho incautamente snobbato, mi martella di canzoni, mi illumina sugli intrecci dello Studio Beat, l’accademia di canto e ballo dove Violetta è la star. E quando comincio a non capire più niente del triangolo amoroso tra Violetta, Diego e Leon e delle perfidie della rivale Ludmilla, taglio corto e chiedo: «Perché ti piace?». Risposta: «Violetta è timida, insicura e ha paura di tutto. Ma alla fine ottiene sempre quello che vuole». Che abbia sottovalutato la ragazza? Mi chiedo, invece, come sarà Martina che nelle prossime 24 ore dobbiamo intervistare e fotografare per la copertina di Grazia. Dolce come il suo personaggio o una ribelle che cova sotto strati di volant e minigonne di tulle?
Al concerto veniamo catapultate in una centrifuga di luci, energia e acrobazie hip hop. Intorno a noi si scatenano le Vilù, le fan di Violetta, vestite nelle 50 sfumature di rosa e perfettamente in grado di replicare passi e canzoni. Il finale con Martina che vola sulla platea in moonboot argento sotto una pioggia di cuoricini viola è un delirio di autoscatti con il telefonino. Ho perso mia figlia: ha scavalcato tutti ed è sotto il palco.

Il giorno dopo, l’appuntamento con Martina Stoessel è alle 10. Alle 9.30 arrivano compatte stylist e truccatrici. Obiettivo: valutare gli abiti che abbiamo portato dall’Italia. Non ci deve essere niente di troppo sexy.
Le regole Disney per le ragazze della scuderia sono severissime: l’incubo è che, allentate le briglie, si trasformino in cloni di Miley Cyrus. Mentre contratto per accantonare un paio di sneakers a favore di sandali piumati, nessuno si accorge che Martina, intanto, è arrivata alle nostre spalle. Intabarrata sotto poncho e cuffia di lana, sembra una qualunque liceale all’intervallo. Sputa il chewing-gum, bacia tutti e spalanca il suo trolley a teneri fiorellini lilla. Ed estrae: mocassini neri con plateau di 10 centimetri, shorts microscopici e un paio di zeppe pelose bianche che ricordano le zampe di uno yeti (Martina non te la prendere quando leggerai questo pezzo, ma erano inquietanti). L’intervista è a intermittenza tra scatti moda, trucco e pause per l’intreccio delle extension di boccoli e treccine (segreto subito svelato da mia figlia che fa correre veloce le dita sullo smartphone). In un angolo a sorvegliare che tutto fili liscio, papà Alejandro: «Sì, come la canzone di Lady Gaga», si presenta caloroso lui. 


Martina, mi sembra che la moda ti piaccia molto.
«È un gioco che mi diverte da quando avevo tre anni». 


Che cos’ hai nell’armadio che Violetta non metterebbe?
«Decine di scarpe con zeppe e plateau. Il mio stile è più forte, più rock. Per qualcuno è troppo originale». 


Leggi il resto dell’intervista sul numero di Grazia in edicola questa settimana 
 ______________________________________________________

Parte de la entrevista de lo único que se pudo traducir:  

El encuentro con Martina Stoessel comienza con una carrera contra el tiempo en un taxi de embotellado en tangencial en Bilbao, España. Destino Arena de Miribilla, donde el de 16 años twittata Argentina la mayor parte del mundo (709 106 seguidores), también conocido como violetta, estrella de la telenovela que ha puesto a sus pies en América del Sur, Europa, e Israel a Ucrania, acaba de comenzar su concierto. Lo mismo que del 3 de enero traerá en gira por Italia. Primera parada en Milán. 

El el asiento a mi lado, mi hija Matilda, de 13 años está tomando venganza por todas las noches cuando yo grité que apagara el canal Disney, Channel porque era hora de ir a dormir.

Las reglas para las chicas Disney del equipo son muy estrictas: la pesadilla es que, a aflojar las riendas, se convertirá en clones de Miley Cyrus.

Tini, parece que la moda que te gusta mucho.  
MS: "Es un juego que me divierte desde que tenía tres años de edad."
 

0 comentarios:

Publicar un comentario

¡No dudes en comentar si te gustó la entrada!